Malnutrizione Proteico Calorica, ipercatabolismo, cachessia.

Malnutrizione Proteico Calorica, ipercatabolismo, cachessia.

La Malnutrizione proteico calorica  è uno stato di disordine metabolico con peggioramento della capacità

funzionale e degli outcome; può essere considerata a tutti gli effetti una malattia nella malattia ed è correlata ad una maggior durata dei ricoveri, ad una prognosi sfavorevole e a un aumento dei costi sanitari. Per quanto possa sembrare strano parlare di presenza di malnutrizione  in paesi economicamente sviluppati come l’Italia. I dati epidemiologici in nostro possesso non sono affatto confortanti.

È stato stimato che la malnutrizione proteico calorica è presente nel:

10-35% dei pazienti anziani ambulatoriali;

26-65% dei pazienti anziani ospedalizzati;

5-85% degli anziani istituzionalizzai in qualche struttura sociale o socio-sanitaria o sanitaria.

La malnutrizione, problema misconosciuto e/o sottovalutato, particolarmente negli anziani e comporta elevati costi e, soprattutto costituisceun enorme fattore di rischio, aumentando i tempi di recupero da una patologia acuta, ritardando la guarigione delle ferite, indebolendo il sistema immunitario e le capacità funzionali dell’individuo.

 

L’ipercatabolismo invece è uno stato di alterazione metabolica, funzionale e  strutturale che si determina per l’influenza sull’utilizzo dei substrati metabolici di fattori endogeni, quali  ormoni (cortisolo, glucagone, catecolamine) e citochine o di fattori esogeni (es. farmaci).

Il sovvertimento dell’assetto ormonale indotto dall’impatto di una serie d’insulti (trauma accidentale o  chirurgico, shock, infezione ecc) sul sistema nervoso centrale è responsabile della sindrome metabolica da stress ed è determinata da una complessa alterazione dell’equilibrio ormonale (aumento di catecolamine, cortisolo  e glucagone, resistenza periferica ad insulina, GH, TSH ecc.) e da modificazioni d’altri mediatori  (interleuchine, TNF). Come conseguenza si ha un aumento del dispendio energetico basale ed un aumento dei fabbisogni. Per far fronte a tali aumentati bisogni l’organismo utilizza le proteine a scopo energetico

(con conversione dello scheletro carbonioso degli aminoacidi in glucosio). La richiesta di energia produce dunque deplezione della massa magra dell’organismo ( muscolo), spesso prima ancora che siano esaurite le scorte adipose.

Malnutrizione e catabolismo possono coesistere nello stesso paziente in relazione alla patologia di base, tuttavia una condizione di grave catabolismo può instaurarsi acutamente anche in pazienti precedentemente ben nutriti, o addirittura obesi o soprappeso (es.: traumi, ustioni) ed essere responsabile dell’instaurarsi di una condizione di Malnutrizione calorico-proteica a rapida insorgenza.

 

 La cachessia (cancer-related anorexia-cachexia syndrome o CACS, corrispondente al termine inglese “wasting disease”), è una sindrome metabolica complessa che accompagna una malattia primaria cronica quale il cancro, malattie croniche internistiche (diabete, insufficienza renale cronica, broncopneumopatia cronica), malattie infettive croniche quali l’AIDS, ed è caratterizzata da perdita di massa muscolare con o senza perdita di massa grassa. L’aspetto clinico preminente della cachessia nell’adulto è la perdita di peso,profonfa astenia , anoressia e si accompagna ad una aumentata morbilità e mortalità..

La CACS rappresenta, indipendentemente dall’istologia e dalla localizzazione del tumore primitivo, la più frequente sindrome paraneoplastica nei pazienti affetti da cancro in fase avanzata. Oltre il 70% dei pazienti affetti da neoplasia, soprattutto nelle fasi avanzate, sviluppa i segni e i sintomi della cachessia e circa il 20% muore per le conseguenze della malnutrizione

 

È importante che l’anziano e la famiglia o il caregiver comprendano il concetto che la corretta alimentazione è quella che garantisce il mantenimento di un buono stato nutrizionale, strettamente legato alla prevenzione e alla cura delle patologie croniche, tipiche dell’età avanzata.

Il mio compito come dietologa in caso di paziente con malnutrizione è in primo luogo diagnosticarne la gravità e le eventuali complicanze e supportare il paziente sia con diete adeguate, che con la prescrizione di specifici supplementi nutrizionali orali o di integratori vitaminici o di Sali minerali o di aminoacidi essenziali, che eventualmente ponendo l’indicazione alla nutrizione artificiale o all’ospedalizzazione nei casi più gravi.

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