Descrizione
L’importanza di una corretta alimentazione nel mantenimento dello stato di salute è ormai noto, a tutte le età, sia nell’infanzia, che nell’adolescenza, nell’età adulta e che nell’età geriatrica.
Il contrasto all’obesità e al sovrappeso è una delle più grandi sfide della sanità pubblica del 21simo secolo. Secondo l’Oms, nel 2014, oltre 1,9 miliardi di adulti erano in sovrappeso o obesi e tali numeri negli ultimi anni hanno continuato a crescere. Ciò rappresenta un enorme problema dal punto di vista sanitario se si considerano tutte le patologie secondarie legate all’eccesso di peso: ipertensione, complicanze cardiovascolari, dislipidemie, sindrome metabolica, diabete mellito tipo 2, gotta, disturbi osteoarticolari, sindrome delle apnee ostruttive notturne , alcuni tipi di tumore come quello del colon e della mammella sono tutte condizioni cliniche determinate da uno stato di sovrappeso o di obesità, ossia da una “malnutrizione per eccesso”.
Allo stesso modo anche una condizione di sottopeso o di “malnutrizione per difetto” può compromettere il benessere fisico portando a gravi conseguenze come una maggiore fragilità, una maggiore vulnerabilità alle infezioni, un aumentato rischio di osteoporosi e di fratture, con perdita dell’indipendenza e della funzionalità.
Da ciò si evince l’importanza del mantenimento di un adeguato stato nutrizionale e la necessità di un periodico monitoraggio degli esami ematochimici e dei parametri antropometrici che ci permettono di capire se i nostri fabbisogni nutrizionali di macro e micro nutrienti siano adeguatamente soddisfatti o se il nostro organismo necessiti di una modifica degli intake nutrizionali, di una supplementazione o di un contenimento.
Esistono indici molto semplici ma estremamente importanti che ci permettono di capire ad esempio se il nostro PESO CORPOREO o la nostra CIRCONFERENZA ADDOMINALE sia nei range di normalità, tenuto conto dell’altezza e del sesso .
Ad esempio ‘INDICE DI MASSA CORPOREA (abbreviato IMC o BMI, dall'inglese BODY MASS INDEX) è un dato biometrico, espresso come rapporto tra peso (kg) e quadrato dell'altezza ( metri) di un individuo ed è utilizzato come un indicatore dello stato nutrizionale ( vedi anche tabella 1) :
BMI < 18,5 Kg/m² = SOTTOPESO
BMI > 18,5 < 24,9 Kg/m² = NORMOPESO
BMI > 25 < 29,9 Kg/m² = SOVRAPPESO
BMI > 30 < 34,9 Kg/m² = OBESITA’ I° grado
BMI > 35 < 39,9 Kg/m² = OBESITA’ II° grado
BMI > 40 Kg/m² = OBESITA’ III° grado
Il dato del BMI da solo non ci consente di valutare correttamente lo stato nutrizionale perché non tiene conto del sesso e della composizione corporea, quindi una persona molto muscolosa potrebbe avere un BMI elevato che lo classifica erroneamente come sovrappeso od obeso, allo stesso modo una persona che risulta normopeso secondo la classificazione del BMI potrebbe avere un deficit di massa muscolare ( perché ad esempio non fa attività sportiva ) ed un eccesso di massa grassa ( che ne aumenta il rischio cardiovascolare) .
E’ comunque un primo indicatore del rischio patologie secondarie e di mortalità associato a eccesso o difetto di peso corporeo .
A questo parametro si associano altre rilevazioni come la CIRCONFERENZA DELLA VITA (in cm ) o Waist Circumference (WC) che risulta essere direttamente correlata all’eccesso di tessuto adiposo viscerale quando :
nell’uomo > 94 cm Rischio aumentato
> 102 cm Rischio molto aumentato
nella donna > 80 Rischio aumentato
> 88 cm Rischio aumentato
Per determinare la distribuzione del tessuto adiposo è importante determinare anche il rapporto vita / fianchi detto anche WHR ( Waist Hip Ratio)
Da questo rapporto è possibile identificare la distribuzione del tessuto adiposo e se l’aumento di quest’ultimo si concentrerà nella zona gluteo-femorale, in riferimento ad un individuo di tipologia “ginoide”, oppure in quella viscerale, trovandosi di fronte a un soggetto di tipologia “androide”.
L’indice si calcola nel modo seguente: WHR = (Circonferenza Vita/Circonferenza Fianchi)
Sesso |
Rapporto vita/Fianchi WHR |
Uomini |
Fino a 0,94 ginoidi |
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0,95- 0,99 nella norma |
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Ø 1 androidi |
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Donne |
Fino a 0,78 ginoidi |
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0,79-0,84 nella norma |
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Ø 0,85 androidi
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È da ritenere valida un’ulteriore misurazione, così come enunciato da uno studio del 2016 su Public Health: l’utilizzo del
rapporto vita-altezza (WHtR). Il rapporto vita/altezza e la misura della vita in cm diviso l’altezza in metri.
Tale rapporto è stato messo in relazione con i classici WHR, BMI e WC per la valutazione dei seguenti disordini metabolici:
- Ipertensione
- Dislipidemia
- Iperglicemia
- Iperuricemia
Dallo studio è emerso come il rapporto vita/altezza sia maggiormente attendibile per la popolazione cinese rispetto alle altre misurazioni antropometriche (Dong et al. 2016). Ecco la tabella relativa al rapporto vita/altezza:
Rapporto vita /altezza (WHtR) |
Uomini |
Donne |
Estremamente magro
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<35 |
<35 |
Molto magro |
35-43 |
35-43
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In salute
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43-53 |
42-49 |
Sovrappeso
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53-58 |
49-54
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Seriamente sovrappeso
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58-63 |
54-58 |
Estremamente sovrappeso |
Ø 63 |
Ø 58 |
Appare chiaro come una
corretta valutazione antropometrica sia fondamentale per determinare lo stato nutrizionale del paziente, insieme ad un’
accurata anamnesi patologica , farmacologica , fisiologica e alla valutazione delle abitudini alimentari . Naturalmente andranno valutati gli esami
ematochimici richiesti ( vedi Cosa portare alla prima visita) e la valutazione dello stato nutrizionale sarà completata con un
esame impedenziometrico di ultima generazione mediante uno strumento che si chiama Inbody 770 ( InBody770
www.inbodyitalia.it ), ossia un analizzatore BIA segmentale multifrequenza che permette di analizzare a livello segmentale la massa adiposa , la massa grassa e lo stato di idratazione. Posso quindi essere analizzati i dati segmentali sulla quantità di tessuto muscolare e tessuto adiposo (distribuiti su tronco, braccia e gambe), la quantità di grasso addominale, viscerale e distribuito sugli arti saranno monitorati con cura, assieme a tanti altri parametri relativi allo stato di idratazione, alla presenza di ritenzione idrica, alla massa metabolicamente attiva , al dispendio energetico.
La costante motorizzazione della massa adiposa costituisce un valido completamento alla misurazione del peso e statura e del BMI durante il follow-up clinico, contribuendo a riconoscere variazioni della composizione corporea (ad esempio aumento della massa muscolare per incremento delle ore di attività fisica ) indipendenti da variazioni ponderali.
Tutto ciò al fine di poter elaborare un
piano nutrizionale che sia il più possibile rispondente alle esigenze fisiche e metaboliche del paziente , ma che risponda anche ai suoi gusti personali e alle sue esigenze familiari e lavorative .
Nel caso se ne ravveda la necessità (obesità refrattaria (BMI> 30 Kg/m
2) oppure sovrappeso grave (BMI> 27 Kg/m
2) complicato da dislipidemia, ipertensione, diabete) può essere indicato affiancare alla terapia dietetica
una terapia farmacologica finalizzata alla riduzione del peso corporeo.
Esistono infatti determinati farmaci che possono contribuire a facilitare il calo ponderale agendo con differenti meccanismi d’azione, ad esempio riducendo l’assorbimento intestinale dei grassi o riducendo l’appetito, o agendo sulla fame nervosa e togliendo la compulsività o ancora aumentando il dispendio energetico.
La terapia farmacologica naturalmente andrà effettuata sotto stretto controllo medico e solo in casi selezionati.
L’invecchiamento della popolazione è un fenomeno emergente su scala globale. Durante il processo di invecchiamento, il soggetto va incontro a modificazioni fisiologiche che coinvolgono diversi sistemi e che comportano un declino funzionale. L’interazione tra processo di invecchiamento e una o più patologie conduce a quadri clinici spesso molto complessi. In questo contesto,
l’alimentazione è tra le variabili ambientali che influenzano maggiormente lo stato di salute in età avanzata.
Le carenze dietetiche, infatti, possono provocare uno stato di malnutrizione che incide negativamente oltre che sulla durata, anche sulla qualità di vita dell’anziano. Per tali ragioni è di fondamentale importanza saper valutare adeguatamente lo stato nutrizionale nei soggetti anziani. La malnutrizione in ambito geriatrico rappresenta oggi una realtà clinica endemica, spesso non diagnosticata e frequentemente non trattata. Di fondamentale importanza, pertanto, è saper
valutare adeguatamente lo stato nutrizionale dei soggetti anziani in modo da poter individuare tempestivamente eventuali stati di malnutrizione o rischio di malnutrizione, e impostare un regime dietetico adeguato.
- Speciale attenzione va, inoltre, rivolta allo stato di malnutrizione per eccesso, rappresentato dall’obesità (soprattutto l’obesità osteosarcopenica estremamente diffusa nel paziente anziano, in particolar modo nella donna)
- La corretta valutazione dello stato nutrizionale mediante esame bioimpedenziometrico multivettoriale segmentale con Inbody 770 nel soggetto di età geriatrica risulta quindi ancora più importante al fine di garantire il mantenimento della massa muscolare per contrastare il progredire della sarcopenia ( vedi Sarcopenia ) e dei conseguenti deficit funzionali. Tale esame con consente di valutare con estrema precisione la quantità e la qualità di massa muscolare presente in ogni arto superiore ed inferiore e nel tronco, e ciò è fondamentale per stabilire un adeguato piano nutrizionale e programma di allenamento o di riabilitazione, nonché di monitorarne i risultati.
- I fabbisogni nutrizionali del soggetto in età geriatrica verranno infatti calcolati a partire dalle sue condizioni fisiche e sulla base degli esami ematochimici, delle comorbidità ( diebete, insufficienza renale, dislipidemie, ipertensione etc) e tenendo in considerazione anche il livello di attività fisica.
- Solo attraverso una corretta valutazione è possibile programmare un appropriato intervento nutrizionale che abbia come obiettivi il mantenimento di una adeguata composizione corporea, la correzione di eventuali carenze e il miglioramento dello stato di salute globale.