
Descrizione
Il rene è l'organo deputato all'eliminazione dei prodotti finali del metabolismo.
Il metabolismo è quella serie di reazioni e di funzioni che portano quello che noi introduciamo con l'alimentazione ad essere prima utilizzato per le nostre necessità e poi ad essere eliminato. La parte eliminata prende il nome di sostanza di rifiuto.
La maggior parte dei processi del metabolismo avviene nel fegato; il rene è deputato alla eliminazione dei prodotti finali della degradazione di alcune sostanze prodotte nel fegato. Inoltre il rene è l'organo fondamentale per l'equilibrio dell'acqua e dei vari sali minerali; anche questi sono nutrienti e quindi appartengono a quella serie di sostanze che il rene deve eliminare. Il rene quindi si trova a dover eliminare i prodotti finali introdotti con l' alimentazione.
Il rene funziona come un filtro: elimina le sostanze di rifiuto presenti nel sangue (urea, acido urico, creatinina, potassio, fosforo) attraverso le urine; quando il rene non funziona bene, queste sostanze tendono ad accumularsi causando alcuni problemi (iperazotemia, iperfosforemia, iperpotassiemia, …)
Una corretta alimentazione ha l’obiettivo di rallentare la progressione della malattia renale e delle sue complicanze e di raggiungere e/o mantenere uno stato nutrizionale adeguato. Per questo è necessario conoscere la composizione degli alimenti e gli effetti che possono avere alcuni nutrienti “critici” sull'organismo.
Nell’insufficienza renale però, poiché il rene non funziona adeguatamente, alcune di queste sostanze, se assunte in dosi eccessive, non riescono ad essere completamente e sufficientemente eliminate e possono quindi accumularsi nell’organismo ed essere dannose. E’ una specie di intossicazione!
I nutrienti critici per l’insufficienza renale sono: le proteine, il fosforo, il sodio e il potassio
E’ importante sottolineare che non esistono cibi proibiti ma occorre prestare molta attenzione alla quantità e alla frequenza di consumo degli alimenti a maggior contenuto di sostanze nocive.
Nel caso in cui il rene lavori poco è necessario ridurre il contenuto proteico della dieta per evitare che l’urea, prodotto finale del metabolismo proteico, e altri prodotti derivanti (prodotti azotati), si accumulino nell’organismo. E’ possibile dosare l’urea con un esame chiamato azotemia. Si osserva un incremento di tale valore quando il rene funziona poco e quando la quantità di proteine introdotta è superiore a quella che il rene riesce a smaltire.
Le proteine sono molto diffuse negli alimenti, in particolare nel formaggio, nella carne, nelle uova, nel pesce, negli affettati, ed anche in diversi cibi di origine vegetale come pane, pasta e legumi. Pertanto l’aspetto prioritario non deve essere la totale eliminazione delle proteine, ma piuttosto il controllo dell’apporto giornaliero. In altre parole quando viene consigliato di eliminare la carne si compie un vero e proprio errore: la carne e’ solo uno degli alimenti che contiene proteine quindi non la si deve eliminare ma ridurre, variare quanto possibile la dieta e favorire le proteine di origine animali.
Tra le carni ci si può tranquillamente concedere spezzatini o arrosti, carni alla brace o stufati: più importante del metodo di cottura è la quantità. In generale le carni più magre hanno più proteine mentre quelle più grasse hanno più colesterolo.
Le proteine a basso valore biologico si trovano invece negli alimenti di origine vegetale come la pasta, il pane, i sostituti del pane. Pertanto la prima modifica volta alla riduzione dell’apporto proteico complessivo è solitamente la riduzione di queste ultime al fine di garantire la qualità proteica nonostante la riduzione quantitativa.
Questo è il motivo per cui, alle volte, è necessario sostituire nell'alimentazione il pane e la pasta comune con prodotti aproteici.
Salvo che non ci sia sovrappeso l'alimentazione non deve essere ipocalorica o dimagrante (come quelle che si trova sui giornali), ma normocalorica.
E’ fondamentale un adeguato apporto energetico perché l’organismo non “mangi” le sue stesse riserve o consumi a scopo energetico le proteine. Dicendo ciò vogliamo sottolineare che la dieta nella insufficienza renale cronica è del tutto diversa da una dieta che ha lo scopo di ottenere una riduzione del peso corporeo: le raccomandazioni che si trovano nelle riviste si applicano a situazioni diverse e non debbono essere mai prese come esempio in caso di insufficienza renale cronica!